Osservo il traffico di New York fuori dalla vetrata. Quando la porta del Central Perk si apre scampanellando, Chandler Bing entra trafelato, reggendo una ventiquattrore. È un uomo ancora affascinante, ben vestito, che ha passato la cinquantina, con un sorriso bianco e perfetto. Inciampa, poi si ricompone alzandosi in piedi. La sua chioma è ormai grigia e fa risaltare le sue guance arrossate. Prende posto sullo storico divano arancione, mentre io siedo sulla poltrona marrone. Sbuffa, ed esclama: «Roba da non credere! Cominciamo pure con l‘intervista.»
Intervista immaginaria a Chandler Bing, personaggio di Friends interpretato da Matthew Perry, tragicamente scomparso la scorsa settimana.
Chandler Muriel Bing, grazie di essere qui. Come stai?
Oh, grazie a te. Hai scelto di intervistare il migliore di noi. Puoi immaginare come sarebbe stata un‘intervista a Ross? Ciao, sono Ross, vogliamo parlare di quella volta in cui ho inseguito il mio grande amore all‘aeroporto per confessarle i miei sentimenti e ho sbagliato aeroporto insieme a Phoebe, che per poco non ha attentato alla mia vita? E con Joey? Ehi, ciao, vogliamo parlare di quella volta in cui ho regalato ai miei amici appena diventati genitori un pulcino e un anatroccolo, perché si, è quello che ci vuole con due lattanti, feci di uccelli? Comunque, io sto bene, grazie, anche se ti detesto un po’ per avere usato il mio secondo nome. È la gente intorno a me ad essere improvvisamente impazzita. Non hai idea di quante persone mi abbiano telefonato, in questi giorni, dicendomi che credevano fossi morto. Morto, io? Non riesco a spiegarmelo, sarà stato un caso di omonimia, perché io sono vivo e vegeto. Anche poco prima di entrare qui, una donna mi ha fermato, incredula, e si è meravigliata che fossi vivo. «Chandler Bing non morirà mai, signora mia» le ho detto «E adesso, gentilmente, porti i suoi cattivi presagi altrove. In un cimitero, forse, o in una riunione di condominio di corvi. Ovunque, purché lontano da me.»

Forse hai ragione tu. E che mi dici della tua vita? Come è stata, finora?
Ho una vita meravigliosa. I miei figli Erika e Jack sono grandi ormai, frequentano il college, e mia moglie Monica e io siamo ancora felici e ancora ci incontriamo tutte le settimane con Rachel e Ross, e Phoebe e Mike. Avremo anche un’età, ormai, come dicono i nostri figli, ma come si dice, i cinquanta sono i nuovi venti! Abbiamo un nuovo biliardino in casa, nella stanza di Joey. Sì, so cosa stai pensando. Abbiamo ancora la stanza di Joey. Se ripenso alla mia gioventù, ogni tanto mi ritorna in mente anche Janice, perchè… Perchè… Oh mio Dio! Capisci cosa intendo? Ma accidenti, quanto mi sono divertito. Una volta mi sono perfino interrogato sulla mia sessualità per colpa delle fissazioni di una mia collega, e che dire di quel giorno in cui ho sorpreso Ross a baciare mia madre? Per non parlare di quando il mio strambo coinquilino Eddie pensava che avessi ucciso il suo pesce e che fossi andato a letto con la sua ex ragazza. Ripenso a tutto questo con un sorriso, ormai. Ne avrei molte da dire, ma potremmo parlarne per ore e ore, perciò passiamo pure ad altro.

E del tuo matrimonio, cosa ci racconti?
Una volta mi sono fatto crescere i baffi per imitare l‘ex fidanzato di mia moglie. Non mi sentivo alla sua altezza, puoi crederci? Ogni tanto lo faccio ancora, per prenderla in giro però. Ho comprato anche un paio di baffi finti, e ogni tanto mi faccio trovare a letto così, la sera. Come si suol dire, quando si sta insieme da molto tempo l‘importante è stupire, no? Trovare modi per tenere viva una relazione. [ride, ndr] A parte questo, stiamo bene. Dopo oltre venti anni insieme, ci amiamo come al primo giorno. Anzi, forse meglio che al primo giorno, dato che allora restavamo nascosti ed era faticoso, benché molto eccitante. Inoltre, amo essere padre. Credo di avere imparato a farlo bene. Anche se il giorno in cui sono nati i miei figli mi sono fatto prendere dal panico all‘idea che fossero due, e speravo che il secondo sarebbe stato adottato da un re, sono felice di avere dato retta a mia moglie e averli portati a casa entrambi. «Potrebbe esserci anche una squadra di calcio intera là dentro, mi ha detto, noi li porteremo a casa!» Grazie al cielo, non c’era. Ma avevo ragione, quando dissi a Erika, la donna che ha dato alla luce i miei figli, che Monica era già una madre ancora prima di esserlo davvero. Una madre senza bambino.

Passati i cinquant’anni, ti senti di dare un consiglio di vita ai nostri lettori, giovani e meno giovani?
Sì, certamente. Spesso utilizzo l’ironia per uscire da situazioni in cui mi sento a disagio, e non prendermi troppo sul serio è stato ciò che nella vita mi ha aiutato ad apprezzare ciò che ho avuto e a godermi ogni singolo momento. Perciò ridete, ridete, ridete, come feci io quella volta in cui Ross disse che voleva risposarsi, dopo essere stato lasciato da Carol per un’altra donna, e Rachel entrò qui dentro vestita da sposa. «E io voglio solo un milione di dollari!» dissi, ma accidenti, non sono ancora arrivati. In ogni caso, continuo ad amare la vita, e quando lascerò questo mondo vorrei che le persone mi ricordassero come il loro amico, marito, padre, che provava sempre a strappare loro un sorriso.
Grazie tante, Chandler. Ti lascio andare, ora. Fai un saluto ai lettori?
Io non vado da nessuna parte. Sono sempre qui. Quando avete bisogno di me, chiamatemi, forse non sarò mai l’amico che vi consola, ma ci sarò sempre per un commento sarcastico. Che forse, è perfino meglio.