Oggi, sabato 30 settembre, sta per avere luogo (dalle 11:30 alle 19:00) a Roma l’evento NART, ideato e curato dalla storica, critica e curatrice d’arte Nicoletta Rossotti, primo risultato dell’impegno profuso con importanti collaboratori (e l’appoggio di cittadini e istituzioni), attraverso il progetto NART (Natura Arte Roma), per la sollecita preservazione degli spazi urbani tramite la riqualificazione e la valorizzazione delle aree colpite dal degrado. L’evento NART celebra il lavoro svolto (foriero di un modello che si intende estendere ove necessario) nell’area della capitale ora denominata “Parco degli Uncinetti” (presso via Cortina D’Ampezzo 251, XV Municipio), coinvolgendo artiste ed artisti impegnati a favorirne lo sviluppo corroborandone, esaltandone e dimostrandone le potenzialità relative all’accoglienza e al benessere dei cittadini, poiché “L’Eternità è innamorata delle opere del tempo”, come cantava il poeta William Blake…

Il progetto NART (Natura Arte Roma) e il relativo evento illustratici dalla sua stessa ideatrice e promotrice Nicoletta Rossotti
Laureata in Lettere con indirizzo Storico-Artistico all’Università degli Studi Roma Tre, è critica, ricercatrice, storica e curatrice d’arte freelance, presidente dell’associazione culturale Nuove Sinergie e Art Director della Rome Art Week. Forte del conseguimento di due master in cura d’arte ed eventi culturali e perizia e attribuzione delle opere d’arte, ha potuto temprare e saggiare le proprie abilità e acquisire saperi e competenze collaborando con prestigiose gallerie d’arte del calibro della GNAM (Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma), mantenendo utili contatti con esse. Tramite i suoi studi ha maturato una grande sensibilità verso la dimensione culturale, sociale e artistica del nostro paese e non solo, che l’ha condotta a prodigarsi nella divulgazione e impegnarsi nel sociale, coniugando ricerca, comunicazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. E’ Coordinatrice Nazionale dell’Accademia Internazionale Medicea di Firenze, e in qualità di curatrice d’arte si dedica all’organizzazione di eventi culturali e di mostre collettive e personali, curando la promozione degli artisti contemporanei tramite la gestione dell’ufficio stampa, l’allestimento espositivo e la ricerca degli sponsor.
Innanzitutto grazie di essere qui con noi. Come e quando nasce il progetto NART? E con quali precipui intenti?
Il progetto NART (Natura Arte Roma) nasce circa un anno fa. Era da tempo che volevo “creare” qualcosa di diverso dai classici itinerari artistici espositivi, con l’idea di unire miei sentimenti di appartenenza rivolti all’attenzione e al rispetto per la natura e l’ambiente e l’arte.
L’artista Francesca Merola mi chiamò per parlare della sua arte, informandomi di aver indirizzato la sua espressività verso la Land Art e la Yarn bombing nel parco degli Uncinetti in via Cortina D’Ampezzo a Roma, da lei rimesso in opera insieme alla sua associazione Amici del XV Municipio.
Cosi ho avuto da subito l’idea di unire lei ad un altro artista, Massimiliano Ligrani, geniale creativo che muove la sua espressività nelle performances, fotografia, pittura, installazioni. L’ho incontrato anni fa durante un’importante manifestazione culturale dove ha saputo distinguersi per creatività e originalità. Da allora la nostra sinergia ha continuato a crescere grazie anche alla sua onestà intellettuale che lo ha portato nel tempo ad affermarsi tra gli artisti contemporanei di alto profilo culturale ed emozionale.

Cosa l’ha ispirata e condotta ad abbracciare questo specifico, importante progetto e a perorarne le istanze?
Lo scopo di questa giornata è di far comprendere come lavorando in sinergia con senso civico e di “idem sentire’’, un’area precedentemente in forte stato di degrado possa, attraverso l’arricchimento culturale ed artistico, mediante installazioni di opere di Land art (e non solo), divenire una piccola oasi di benessere e bellezza. La giornata prevista per sabato 30 settembre 2023 prevede diverse iniziative artistiche ma soprattutto la possibilità di rendere operativo un PROGETTO PILOTA con l’ambizione di estendere questa metodologia in primis a tutto il territorio romano e poi estenderlo ad altre realtà sulla base di possibili interessi comuni.

Quante realtà hanno collaborato alla realizzazione dell’evento?
l’associazione di cui sono presidente, N.S. Nuove Sinergie, l’associazione Amici del XV Municipio, Performativa Academy, società che si occupa di formazione con differenti corsi, dove anche io tengo un corso di curatore d’arte, e Cristina Crescenzi, ideatrice di Silentwaves, progetto che prevede esperienze fisiche per connettersi alle opere d’arte attraverso la musica con un approccio visivo e mentale.

Il suo percorso nell’ambito della critica d’arte e della divulgazione denota una personalità ed una professionalità versatili e poliedriche. Quanto della sua esperienza precedente è confluito nel NART? Con quali criteri ha scelto artisti ed artiste coinvolte?
Da sempre sono una studiosa di arte, letteratura, comunicazione con una grande attenzione per l’ambiente che ci circonda.
Sono una persona molto versatile e questo incide sulla mia professione, dove cerco sempre stimoli nuovi e nuove metodologie culturali ed espositive.
Nel progetto NART realizzo qualcosa di nuovo e mi piacerebbe che venisse a trovarci, provasse la sensazione di essere immersi in un mondo lontano dal disordine mentale e dalla confusione, in cui si possono respirare idee non solo legate al Logos come classiche parole spesso troppo ampollose e poco chiare, ma lemmi, concetti di bellezza artistica e naturale come una ragnatela simbolica di armonia, serenità, splendore e sapienza.

Una domanda personale: riflettendo sul progetto, che si propone di affrancare e restituire linfa, attraverso l’arte, ancor prima che all’ambiente da riqualificare, ad una natura depauperata e poi abbandonata, non può che sovvenire alla mente William Blake quando scriveva che lo stolto non vede l’albero allo stesso modo del saggio. Questo connubio di arte e natura si basa sull’opulenza che le accomuna, sulla ferace esuberanza creativa che contraddistingue entrambe opponendole alla fredda logica della funzionalità, la cui scarna brutalità deferisce al deperimento nel degrado ciò che si discosta dai binari dell’utile. Nell’aver ideato e poi essersi adoperata ad approntare un simile contenitore per creative e creativi, non ritiene di potersi definire lei stessa un’artista?
Più che un’artista mi definisco una creativa.
Importante per me è lo studio e la divulgazione scientifica dell’arte uniti sempre a diversi elementi, come costellazioni sempre nuove che incidono sul senso di appartenenza, identità culturali, sul ruolo dell’arte e sulla natura.