Gerardo Rosa Salsano e il CAD (Centro Ascolto Disagio) premiato a Venezia per il cinema, la pace e la ricostruzione

Il nove settembre, l’ultimo giorno della Mostra cinematografica di Venezia, a qualche ora dal verdetto della giuria su chi è il vincitore del concorso ufficiale e di tutte le altre sezioni del Festival, incontriamo Gerardo Rosa Salsano, appena premiato dal CAD Cinema e dalla Regione Veneto per il suo impegno nel cinema sociale.

Gerardo Rosa Salsano direttore del CAD per la pace del mondo

Il CAD è un’organizzazione nazionale ed internazionale che permette a ciascuno che ha un’idea di un film e di un qualsiasi altro progetto – artistico, culturale e/o sociale – di presentarlo a quest’associazione e di realizzarlo, sfruttando le sinergie fra vari soci e le collaborazioni con enti e strutture statali e private che rendono possibile la materializzazione dei sogni erogando i fondi e sostenendo gli autori. Il nove settembre è la Giornata del cinema ucraino. Una delle prossime idee che il CAD si pone l’obiettivo di realizzare è contribuire nella pace e ricostruzione del paese e girare un film co-prodotto Italia-Ucraina.

Gerardo, è stato premiato al Festival del cinema di Venezia. Ci parli di questa onorificenza e dell’impegno che La ha portato a vincerla.

È un riconoscimento che, più che a me personalmente, va all’Associazione CAD (Centro dell’ascolto di disagio) che presenta progetti e film realizzati nel sociale sul territorio della Regione Veneto. Nell’ambito della Mostra cinematografica c’è una sezione curata dalla
Regione che è da sempre attenta ai temi sociali. Il 2023 è stato il dodicesimo della presenza del CAD a questa rassegna cinematografica. Thomas Tiffoli, presidente del CAD Veneto, ha premiato gli attori dei film realizzati recentemente, tra cui anche il presidente dell’Associazione che sono io.

Quali sono stati gli argomenti trattati da voi nei film sociali in questi dodici anni?

Cultura, storia, ambiente e relazioni interpersonali. Abbiamo recuperato la storia della regione Veneto. Abbiamo girato anche una fiaba ambientata nel Veneto. Era una parabola sul ringiovanimento dell’uomo possibile grazie al suo incontro con la natura.

Che cosa è il CAD di cui Lei è Presidente? A chi appartiene l’idea della sua creazione? Che funzioni svolge il CAD nella società?

Il CAD (Centro Ascolto Disagio) nasce nel 2008 da una mia idea che era la voglia di cambiare il mondo. Come si fa a cambiarlo? Smontandolo dalle radici e ricostruendolo, attraverso una nuova filosofia di vita che vada necessariamente al di là della religione e dell’appartenenza politica e abbia l’obiettivo di elevare l’uomo all’interno della società. Questa filosofia nasce dal desiderio di mettere l’uomo al centro dell’attenzione della società, una specie di rinascimento culturale. E l’elemento imprescindibile per la centralità dell’uomo non è il denaro di cui dispone, bensì l’idea che ha. Nella nostra organizzazione chi ha l’idea sta al capo di un progetto perché l’idea deve prendere forma e il progetto va realizzato. Le idee, nella realtà odierna, poche volte vengono prese in considerazione. Per noi del CAD l’idea è una risorsa. L’ esempio di tutto ciò è il CAD cinema di Thomas Toffoli. Il disagio che ascoltiamo nella società è per noi uno stimolo a trovare soluzioni. Il disagio diventa un’opportunità. Il disagio è un sogno nel cassetto – un sogno rimasto
irrealizzato – che riguarda tutti i settori, non solo il cinema. Un esempio eclatante è il seguente: otto anni fa una signora residente a Roma mi parlò dell”idea di creare la sanità privata per integrarla a quella attuale e rispondere alle esigenze dei pazienti che uscivano dall’ospedale dopo l’operazione e/o la convalescenza. Un paziente se ha parenti si salva,
ma se è solo, può morire. Quest’idea è diventata progetto. Oggi questa donna che si chiama Domenica Scopelliti è a capo di una società con otto sedi e centocinquanta dipendenti, Sanitalgest.

In quali paesi il CAD ha le sue sedi? Quali sedi saranno aperte prossimamente?

Il CAD ha attualmente quaranta sedi nel mondo, di cui le più attive sono Romania, Cina, Germania e Spagna
Prossimamente apriamo anche in Brasile, Marocco e in Tunisia siamo presenti in Ucraina, a Leopoli, e il nostro progetto guarda già al futuro: la ricostruzione.

Qual è il legame fra il CAD da una parte e l’arte e la cultura dall’altra?

L’arte e la cultura fanno parte di ognuno di noi. Il CAD è ognuno di noi, dunque, il CAD è arte e cultura. Con questo vorrei ribadire che ognuno di noi può avere in mente un’idea e presentarla al CAD il quale, a sua volta, la può trasformare in un progetto artistico e culturale.

Qual è il legame del CAD con il business?

Il CAD è un’associazione no profit che sviluppa il profit. Ovviamente, il CAD rimane povero, ma ha l’obiettivo di rendere più agevole la vita di tutti gli associati.

Come si fa a presentarvi un progetto di un film sociale? Che territori può riguardare tale film?

I territori possono appartenere a una qualsiasi regione italiana, ma il CAD Cinema ha la sede nel Veneto, per cui è più facile per ora a realizzare qualcosa in Veneto, ma siamo aperti alle proposte che valorizzano anche le altre regioni d’Italia.

Qual è il prossimo progetto del CAD?

L’apertura del CAD in Sicilia e la presentazione di un nuovo libro sulle condizioni della donna.

In qualità di Presidente, ha intenzioni di creare opportunità cinematografiche anche in altre regioni?

Sicuramente si. Se qualcuno dei cineasti è presente su un territorio di una regione diversa dal Veneto e vuole associarsi al CAD, siamo disposti a valutare la sua candidatura.

Oltre al cinema, in quali arti è attivo il CAD?

Pittura e cultura intesa come scrittura creativa ed editoria. Abbiamo un editore che aiuta gli scrittori giovani ad emergere.

Come Presidente del CAD che obiettivi culturali si pone per i prossimi anni?

Contribuire nella pace nel mondo, portare l’imprenditoria italiana alla ricostruzione dell’Ucraina e girare un film in co-produzione Italia-Ucraina.

Augurando al CAD e al suo Presidente Gerardo Rosa Salsano di realizzare i loro obiettivi, vi invitiamo a consultare i link dell’Associazione e proporvi se desiderate collaborare con questa struttura.

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