Con una carriera di oltre 25 anni, Enzo D’Alò è uno dei protagonisti del Giffoni Film Festival 2023, un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e animazione. Il regista, che a settembre compirà 70 anni, ha presentato con entusiasmo il suo nuovo film, “Mary e lo spirito di Mezzanotte,” realizzato in collaborazione con il disegnatore Marco Zanoni.

Enzo D’Alò: Un Maestro dell’Animazione Italiana Presenta il Nuovo Film “Mary e lo Spirito di Mezzanotte” al Giffoni 2023
La nuova pellicola di Enzo D’Alò, tratta dal libro di Roddy Doyle, “La gita di Mezzanotte,” è ambientata in Irlanda e racconta la storia di quattro generazioni di donne che si confrontano tra loro. Al centro della trama c’è Mary, undicenne con il sogno di diventare una grande chef, e sua nonna Emer, che la incoraggia a seguire il suo desiderio. Questo non è un film d’autocoscienza, bensì un’avventura d’azione con protagoniste forti che intraprendono un lungo viaggio. Il trailer del film, proiettato ai bambini durante il festival, ha suscitato entusiasmo e curiosità per l’uscita in sala a novembre.
Giffoni, Una Sorgente di Energia per Enzo D’Alò Il Giffoni Film Festival, che D’Alò aveva già partecipato più di 20 anni fa, si conferma un’esperienza unica e rinvigorente per il regista. Durante il festival, insieme a Marco Zanoni, ha condiviso con i giovani presenti il suo prezioso consiglio: “Nella vita occorre amare ciò che si fa. Nel disegno, per disegnare bene, occorre amare disegnare.” La passione per il suo lavoro è palpabile, e D’Alò ha già nuovi progetti in mente.
D’Alò, sempre in movimento e alla ricerca di nuove sfide, sta già lavorando a due nuovi film. “Rokia nel Deserto,” un film d’animazione tratto dal romanzo “Il Principe della Città di Sabbia,” è una storia avvincente che coinvolge anche il celebre regista Gaston Kaboré. La collaborazione diretta con l’autore del romanzo, Pierdomenico Baccalario, ha portato D’Alò a un viaggio in Africa per trovare ispirazione e autenticità nel contesto in cui si sviluppa la storia.
Oltre all’animazione, D’Alò sta esplorando il mondo della finzione con il suo primo lungometraggio intitolato “Oceani di Carta.” Questo nuovo progetto rappresenta una sfida, poiché trovare i finanziamenti necessari è un compito arduo e faticoso. Ma D’Alò è convinto che sia essenziale che il cinema di animazione non sia più considerato solo un genere per bambini, ma come cinema a tutti gli effetti.
D’Alò sottolinea la necessità di investire nella formazione degli animatori italiani e nel creare le condizioni per trattenere i talenti nel paese. L’uso diffuso dell'”animazione povera” è uno dei principali ostacoli allo sviluppo di lungometraggi di qualità in Italia. Molte menti creative lasciano il paese in cerca di migliori opportunità all’estero, lasciando un vuoto nel settore.
Infine, D’Alò offre un prezioso consiglio alle giovani generazioni di animatori: non concentrarsi solo sulla tecnologia e i mezzi di comunicazione, ma piuttosto mettere al centro delle proprie creazioni delle storie coinvolgenti e significative. Per D’Alò, una bella sceneggiatura è la base fondamentale su cui costruire un film di successo, mentre la musica e l’architettura grafica sono elementi complementari. Senza una storia avvincente, anche il più bel film del mondo rischia di crollare.
L’eredità di Enzo D’Alò nel cinema di animazione italiano è indiscutibile, e le sue sfide attuali e future dimostrano che il suo impegno per l’arte e la narrativa visiva continua a portare avanti una tradizione di eccellenza e passione nel mondo dell’animazione. Con la speranza di vedere la sua visione riconosciuta a livello nazionale e internazionale, D’Alò si prepara a regalarci nuove storie avvincenti e coinvolgenti che possano emozionare grandi e piccini.