Daria Trifu e quei sogni fattisi realtà

Una Casa di Produzione cinematografica, la Global Films, un’agenzia per attori, la Global Films Actors e Daria!, rivista sul cinema mondiale. Questo e tanto altro è l’universo di Daria Trifu che abbiamo avuto il piacere di andare a scoprire in questo caldo luglio.

Daria Trifu e Bruno Pisciutta

Daria Trifu nel suo universo di sogni e progetti capaci di ridisegnare il concetto di interscambio culturale. Socpriamo la Casa di produzione, l’Agenzia per attori e la neonata rivista Daria!

Cosa significa per te essere una donna del cinema?

Sono una artista e una donna, ma non ho mai pensato di presentarmi come una “donna del cinema” perché per me questa parte è irrilevante; ciò che è importante per me è la qualità delle opere a cui partecipo.

Come riesci a conciliare il lavoro nel cinema con la tua vita privata?

Il mio lavoro è un piacere. Sono fortunata a a fare ciò che mi piace e il fatto di potermi guadagnare da vivere con il mio lavoro è un gran privilegio.

Che influenza hanno avuto l’infanzia e l’adolescenza che hai vissuto sulla tua carriera artistica?

Sono cresciuta in un ambiente artistico. Da quando sono nata, mia madre era la direttrice di un club di danza e poi di un club teatrale nella mia città. Gli artisti erano studenti universitari e tutte le prove si svolgevano in tarda serata. Mia madre mi portava con sé al lavoro ogni giorno. Infatti, veniva chiamata “mamma” da tutti, perché io ero sempre  presente e lei era considerata la “mamma” di tutti.

Sono cresciuta sul palcoscenico, circondata da artisti, costumi, trucchi e menti creative. Ho anche viaggiato in varie città per partecipare ai festival nazionali di danza e di teatro. I miei amici, le persone con cui passavo la maggior parte del tempo durante l’adolescenza, erano in realtà adulti tra i 20 e i 30 anni. Ho cosi’ avuto un posto in prima fila per osservare gli adulti ed ho imparato molto presto cosa volevo fare nella vita: avevo in mente una carriera a Hollywood!

Ho visto La Strada di Fellini quando avevo circa nove anni e questo ha cementato il mio desiderio di creare qualcosa di simile, di altrettanto potente, di altrettanto impatto… Sapevo allora che mi sarei dedicata al cinema, non sapevo come, dove, quando, ma lo sapevo! A 11 anni i miei genitori mi iscrissero al Liceo delle Belle Arti, dove rimasi fino al diploma e, subito dopo emigrai in Canada. Quegli anni formativi di studio e creazione artistica si sono rivelati incredibilmente utili nella mia carriera cinematografica.

Daria Trifu a Cannes

Come ha influito il trasferimento da un Paese all’altro sulla tua vita professionale? Quali sono stati i risvolti traumatici e, al contrario, i momenti fortunati?

Ai miei tempi, quando le frontiere erano ben definite e per viaggiare occorreva ancora il visto, anche visitare un altro paese era difficile. Trasferirmi poi in un altro continente, è stato incredibilmente difficile. Il fatto che sapevo già cio’ che volevo fare mi ha aiutato, perché sono andata subito al sodo e non ho aspettato un attimo.

Dopo pochi mesi ero già iscritta agli International Film Workshops tenuti dal Maestro Bruno Pischiutta e, subito dopo aver completato i Workshops, ho iniziato a lavorare per la compagnia di Bruno, Toronto Pictures.

Ho viaggiato il mondo lavorando in diversi Film Festivals. Sono stata piu’ volte a Cannes,  all’American Film Market, a Montreal e in Monte Carlo. Ho viaggiato per lavoro in città come Londra, Los Angeles e New York. Nel 2004 stavo già lavorando come producer alla pre-produzione di “Punctured Hope” e sono stata piu’ volte in Ghana dove, nel 2005, abbiamo girato il film.

Daria Trifu in Africa

Parlaci ora un po’ del Global Film Studio, la compagnia canadese che ti vede presidente.

Ho imparato tutto sul cinema e sul business da Bruno; il suo aiuto, i suoi insegnamenti e la fiducia che mi ha dimostrato fin dall’inizio sono ciò che mi ha permesso di crescere e prosperare in questa carriera. Bruno e io abbiamo fondato la Global Film Studio nel 2011. E’ una società canadese di media, un “piccolo impero mediatico”, che gestisce sei divisioni: Produzione cinematografica, Distribuzione cinematografica (Global Cinema Online), Agenzia di talenti (Global Film Actors Agency), Festival cinematografico (Global Nonviolent Film Festival), Editoria (Daria! Magazine), Accademia (scuole e workshops di cinema).

La costituzione della società è, infatti, il risultato della vita di lavoro nel cinema di Bruno Pischiutta, che è uno scrittore, regista e produttore cinematografico di fama internazionale e pluripremiato, con una carriera che abbraccia più di cinque decenni. Recentemente è stato nominato membro della European Film Academy.

In molti aspetti Global Film Studio opera in modo simile agli Studios di Hollywood degli anni ’50, e, come la United Artists, fondata da Charlie Chaplin. I film che produciamo sono sempre non violenti e di alto contenuto sociale. Il nostro film, “Punctured Hope”, diretto e co-scritto da Bruno e prodotto da noi due, si è qualificato per la candidatura agli Academy Awards, ed è stato nominato come miglior film di denuncia e miglior film sui diritti umani a Hollywood nello stesso anno in cui gli altri film nominati erano di Clint Eastwood, Quentin Tarantino e James Cameron.

Oggi produciamo “La trilogia”, un insieme di tre films e tre documentari. I films, scritti da Pischiutta, non sono violenti, ma certamente iconoclasti e il loro forte contenuto sessuale accentua il finale drammatico. Le trame seguono diversi personaggi e storie d’amore tipiche del panorama odierno, dove le relazioni amorose e sessuali sono più che mai complicate, perché sono spesso interrazziali e talvolta coinvolgono personaggi della comunità LGBT in un caleidoscopio di nazionalità, tradizioni e modi diversi.

La “Trilogia” è ispirata all’opera di un geniale scrittore estremamente controverso di altri tempi. Quando la sua identita’ sara’ rivelata, il solo nome dello scrittore garantirà un interesse globale del pubblico per i films della “Trilogia”! Per ragioni di marketing, il nome di questo scrittore non sarà svelato fino all’inizio della campagna pubblicitaria che precedera’ l’uscita dei films.

Un progetto molto importante e positivo per la comunità LGBT e, oltre alla libertà di parola, toccheranno anche le realtà molto preoccupanti della sessualizzazione dei bambini, del satanismo e della pedofilia. Il personaggio femminile principale dei film abbraccia l’etica del diavolo, che è una non-etica, e i sistemi opposti creano il conflitto presente nei film che, a pensarci bene, crea anche la realtà nelle nostre vite di oggi. Il modello a cui la protagonista si ispira non ha moralità, non ha senso della giustizia, è totalmente ingrato e non vede alcuna validità nei legami familiari.

Mentre Bruno ha scritto i lungometraggi e li dirigerà, entrambi li produrremo. Inoltre, io farò il mio debutto come regista (dirigendo i tre documentari) e come attrice in uno dei tre film.

Daria Trifu alla press conference

Cosa ci puoi raccontare, invece, della rivista “DARIA!”?

Organizzare e produrre una rivista era da sempre il mio sogno; leggevo riviste come Vanity Fair e National Geographic da quando ho memoria, e le amavo. Mi piaceva la sensazione di sfogliare le loro pagine e analizzare la loro intrinseca creatività visiva e compositiva ed ho anche imparato molto sul mondo e sulla natura, in particolare dal National Geographic, mentre Vanity Fair mi ha dato un certo stile e una base culturale che desideravo durante la mia crescita.

Intorno al 2004 ho parlato a Bruno della mia passione per le riviste (cartacee) e gli ho espresso il desiderio di pubblicarne una mia, un giorno… con mio grande stupore e sorpresa, lui ha riflettuto un po’ e poi mi ha detto: “Facciamolo, facciamolo, iniziamo domani”).

Così l’anno successivo pubblicai la prima edizione e lanciai la rivista al Festival di Cannes con una festa privata al Fairmont di Monte Carlo. Migliaia di copie sono state poi distribuite per anni durante eventi privati a Monte Carlo (Jockey Club – The Fairmont Hotel), a New York City (The Friars Club), a Montreal (International Film Festival), a Los Angeles (The Fairmont Hotel durante l’American Film Market), a Brasov – una città di villeggiatura situata in Romania, a pochi chilometri dal famoso Castello di Dracula – (Global Nonviolent Film Festival), a Last Vegas ed in altre località’. In quegli anni la rivista e’ stata anche spedita per posta ai più importanti dirigenti e giornalisti cinematografici del mondo.

A tutt’oggi, io rimango la caporedattrice e, negli ultimi anni, ho scritto anche alcuni articoli; non avevo mai scritto prima, ma ora ho cominciato. Oltre a gli articoli su Daria!, ho scritto dozzine di articoli su Linkedin ed un soggetto cinematografico. Il soggetto e’ piaciuto moltissimo a Bruno che l’ha esteso in una completa sceneggiatura; Bruno pensa che sara’ uno dei film piu’ popolari che abbiamo mai prodotto e che sarà’ un grande successo. Produrremo questo film non appena possibile.

Ma, tornando alla rivista, bisogna dire che la maggior parte di ciò che viene pubblicato su Daria! non può essere letto altrove. L’obiettivo di Daria! è quello di influenzare l’opinione di coloro che hanno il potere, il desiderio e la volontà di cambiare il mondo in meglio, coinvolgendoli con gli argomenti, le persone e i film presentati nei suoi articoli.

Dal 2012, DARIA! pubblica un’edizione speciale dedicata al nostro Festival Globale del Cinema Nonviolento, mentre nel 2022 la rivista ha abbandonato la versione cartacea ed è diventata completamente online; ora è disponibile su dariamagazine.com.

Dal 2012 dirigi il famoso Festival Globale del Cinema Nonviolento e di recente, con Bruno, avete anche lanciato il canale di distribuzione cinematografica GlobalCinema.online. Dimostri così che la tua dedizione al cinema nonviolento non si applica solo ai film che realizzi. Cosa ti ha spinta a diversificare la tua attività per includere due imprese così impegnative?

Il festival è nato per primo, 12 anni fa, mentre il canale è abbastanza nuovo, e’ vivo e dal 2021 distribuisce film e documentari non violenti in tutto il mondo. Bruno e io abbiamo fondato il Global Nonviolent Film Festival nel 2012 perché volevamo presentare film che non contenessero violenza gratuita e volevamo creare uno spazio per i film che ispirano ed elevano il pubblico divertendolo. In altre parole volevamo anche stabilire che non e’ necessario per un film contenere violenza gratuita per raggiungere il successo.

Nei primi due anni abbiamo proiettato e premiato film con Woody Allen, Robert Redford, Nicole Kidman e molte altre stars. Col tempo, però, abbiamo iniziato a ricevere in abbondanza film di registi indipendenti provenienti da ogni angolo del mondo, che desideravano entrare nello spazio che offrivamo al il cinema non violento e che, ancora oggi, ci dimostrano un talento e una creatività estremi!

Ma la parola “non violento” non deve trarre in inganno, dando l’idea sbagliata che i nostri film siano in qualche modo noiosi o privi di valore di intrattenimento! Al contrario, i film sono estremamente divertenti e presentano i più alti standard di produzione. Tra l’altro, abbiamo anche commedie e thriller! La differenza è che i film che presentiamo resistono alla prova del tempo grazie alla loro sostanza e ai loro temi, e hanno il potere di espandere gli orizzonti degli spettatori e di esporli a nuove prospettive e idee. I nostri film sono selezionati da diversi Paesi e, pertanto, ci mostrano culture e usanze differenti, che certamente ampliano la nostra comprensione del mondo. Il nostro pubblico è coinvolto dai personaggi ritratti, dagli argomenti trattati o dai temi introdotti a un livello più profondo e sofisticato, e l’esperienza può essere formidabile.

Oggi, dopo 11 edizioni annuali di successo, posso dire con orgoglio che il Global Nonviolent Film Festival è il più importante e rinomato festival di cinema nonviolento del mondo! L’edizione 2023 del nostro Global Nonviolent Film Festival si svolgerà dal 28 settembre all’8 ottobre e sarà trasmessa su GlobalCinema.online. L’anno scorso, il Festival ha presentato 38 film e documentari, di cui 10 in anteprima mondiale. Le iscrizioni sono ancora aperte fino al 31 agosto tramite FilmFreeway: filmfreeway.com/GlobalNonviolentFilmFestival.

Creare GlobalCinema.online è stato naturale perché abbiamo sempre saputo che il motivo principale per cui i film vanno ai festivals è avere la possibilità di essere visionati e selezionati dai distributori. Nel 2021, durante il  COVID, abbiamo avuto tempo per investire nella fondazione del canale. Oggi abbiamo già più di 220 film in streaming per un pubblico mondiale e aggiungiamo nuovi titoli ogni settimana. Ora siamo in grado di offrire contratti di distribuzione – a condizioni molto favorevoli – a tutti i film selezionati al nostro Festival appena l’evento termina. È una situazione vantaggiosa per tutti: la nostra compagnia, i registi e il pubblico.

Qual è il ruolo dell’agenzia di talenti nel sistema della tua compagnia?

La Global Film Actors Agency (globalfilmactors.com) è una componente essenziale del nostro Studio. Senza attori di talento, non ci sono validi films! Abbiamo cosi’ creato questa agenzia per formare una base di attori in cui crediamo, e che vogliamo far crescere in questo settore. Gli attori che rappresentiamo sono scelti uno a uno da Bruno Pischiutta.

Non solo non chiediamo alcun compenso agli attori che rappresentiamo, ma diamo loro anche delle azioni della nostra società, Global Film Studio, che possono tenere anche dopo la scadenza del contratto. Questo è il nostro investimento su di loro fin dall’inizio: prima li scegliamo e poi permettiamo loro di entrare a far parte della nostra compagnia, perché quello che ci interessa e’ il lavoro a lungo termine; pensiamo sempre anche alle produzioni  future, non solo a quelle presenti.

Daria Trifu in occasione del lancio di Daria!

Sei felice? Ti senti realizzata?

Sì, lo sono. Oggi posso dirlo con il cuore pieno. Ci sono stati molt momenti in cui la vita e il lavoro erano incredibilmente difficili. Non mi sono sempre sentita bene, o felice, o realizzata; ho avuto la mia parte di momenti bassi, di crisi e di problemi. Ma ora non ho dubbi sulle mie scelte. Quello che desidero fare in futuro sono solo cose migliori e più importanti di quelle che sto già facendo.

Ora sono arrivata a un punto in cui non considero punti negativi: penso ai problemi solo come necessari confronti che la vita mette sul nostro cammino cosi’ che possiamo affrontarli e migliorare continuamente.

Consiglieresti alle ragazze che non hanno ancora scelto una professione, di fare cinema?

Certamente! Ma dico loro anche che avranno bisogno di un sistema nervoso d’acciaio e di molta pazienza. La pazienza, nel nostro settore, è la parola d’ordine. Può sembrare che le cose accadano in un attimo, ma non è così. Quello che sento dire spesso da Bruno ai giovani attori, è di cercare di farsi notare nel loro paese, prima di pensare di sfondare a Hollywood o a Londra. Dobbiamo ricordarci che Hollywood è stata costruita acquistando i migliori talenti del mondo e portandoli lì, non da talenti che sono andati lì a bussare alle porte.

Un commento su “Daria Trifu e quei sogni fattisi realtà”

  1. Leggendo questa intervista su Daria Trifu , fatta in maniera mirabile da una ottima giornalista-scrittrice oltre che una valente Artista ,,,
    mi sono emozionato e allo stesso tempo rimasto attonito.
    Daria che conosco da tempo e di cui mi onoro di esserne amico è una donna straordinaria oserei dire eccezionale con un grandissimo know-how di Cinema , in tutte le sue varie espressioni e peculiarità !
    Sono sicuro che il riconiscimento e il successo internazionale le arrideranno molto presto !
    … e davvero se lo merita …
    amo defiinirla una Cineasta strabiliante !
    AD MAJORA

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