Diego de Landa, un vescovo spagnolo del XVI secolo, è noto per aver condotto una campagna di evangelizzazione nella regione dello Yucatán, in Messico, durante il periodo coloniale. Tuttavia, è anche tristemente famoso per aver preso parte a un evento noto come “auto-da-fé” nel 1562, in cui sono stati bruciati numerosi manoscritti e libri sacri della civiltà Maya.

Uno dei tanti drammatici eventi riconducibili alla Sacra Inquisizione. Qui siamo in Spagna e il Vescovo de Landa sarà ricordato per l’auto da fé, i libri Maya dati al rogo.
L’auto-da-fé fu un’azione condotta dall’Inquisizione spagnola per sopprimere le credenze religiose indigene e promuovere l’evangelizzazione cristiana nella regione. Diego de Landa fu incaricato di raccogliere e distruggere qualsiasi testo o oggetto considerato “pagano” o “diabolico”. Durante questa campagna, furono bruciati molti manoscritti maya, che contenevano importanti conoscenze sulla cultura, la storia e le tradizioni dei Maya.
L’atto di bruciare i libri sacri dei Maya ha avuto conseguenze devastanti per la comprensione moderna della civiltà maya. La distruzione dei manoscritti ha causato la perdita di preziose informazioni sulla scrittura, la matematica, l’astronomia, la religione e altre importanti sfaccettature della cultura maya. Gli studiosi moderni hanno dovuto fare affidamento su pochi testi sopravvissuti e su registrazioni fatte da studiosi spagnoli che hanno documentato le tradizioni orali dei Maya.
È importante notare che Diego de Landa successivamente provò rimorso per le sue azioni. Nel 1566 scrisse un manoscritto intitolato “Relación de las cosas de Yucatán”, in cui rivelò i dettagli delle sue azioni e cercò di preservare almeno una parte delle conoscenze maya rimaste. Questo manoscritto si è rivelato prezioso per gli studiosi moderni nello studio della cultura maya.
Nonostante le azioni distruttive di Diego de Landa, è importante sottolineare che la civiltà maya ha continuato a sopravvivere e mantenere le proprie tradizioni e conoscenze, anche se molte informazioni sono state irrimediabilmente perdute a causa della distruzione dei libri sacri.