Una delle pagine più significative legate ai rischi dei processi industriali risale al 10 luglio del 1976. Parliamo del disastro diossina a Seveso


Il disastro diossina a Seveso è stato un grave incidente industriale avvenuto il 10 luglio 1976 nella città di Seveso, situata in Lombardia, Italia. Durante un guasto nella fabbrica ICMESA, una sostanza chimica chiamata triclorofenolo si è surriscaldata, causando la fuoriuscita di una nube tossica contenente dossina, un potente agente tossico.

Immagine di repertorio del disastro di Seveso

Con il drammatrico disastro di Seveso si iniziano a focalizzare i rischi legati allo sviluppo industriale e alla necessità di introdurre nuove normative in materia

La nube di dossina si è dispersa nell’aria e si è diffusa su una vasta area circostante, causando danni significativi all’ambiente e alla salute delle persone. Inizialmente, gli effetti dell’esposizione alla dossina non erano chiari, ma successivamente si scoprì che la dossina era altamente tossica e cancerogena.

A seguito del disastro, furono evacuate diverse migliaia di persone dalle zone più colpite e furono implementate misure di emergenza per limitare l’esposizione alla dossina. Numerosi animali e piante nella zona furono colpiti, e molte aziende agricole dovettero chiudere a causa dell’inquinamento.

Il disastro diossina a Seveso ha avuto un impatto significativo sulla legislazione ambientale e sulla consapevolezza dei rischi industriali. Ha portato all’introduzione di nuove normative per la gestione dei rifiuti pericolosi e ha sollevato l’attenzione sui pericoli dell’inquinamento chimico. L’incidente di Seveso è diventato un punto di riferimento nel campo della sicurezza ambientale e ha contribuito a promuovere una maggiore attenzione alla protezione dell’ambiente e alla salute pubblica.

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