Verrà battuto all’asta, lunedì 26 giugno, un lotto inimmaginabile anche per i più ottimisti collezionista d’Arte. Infatti presso la sede di Brescia di Capitolium Art gli occhi saranno puntati sul lotto 4 dell’asta 412 che prevede quattro serigrafie a firma Matisse, Mirò, Matta e Calder. Un’occasione unica che ci ha portato a confrontarci con Alessandro Fusco, esperto del Dipartimento di Arte Moderna della Casa d’Aste.

Quattro opere d’arte da lasciare i collezionisti a bocca aperta. Mirò, Calder, Matta e Matisse, un lotto del valore di mezzo milione di Euro.
Dott. Fusco, grazie innanzitutto per questa intervista. Lei ricopre il ruolo di Esperto del Dipartimento Arte moderna e contemporanea di Capitolium Art Casa d’aste. Ci può dire innanzitutto in cosa consiste il suo lavoro?
Grazie A voi per l’attenzione. Sebbene sia ampio e sfaccettato, riassumerei il mio lavoro nella capacità di valorizzare al meglio, traducendole sul mercato, le opere d’ Arte Moderna e Contemporanea che mi vengono sottoposte dalle diverse committenze, che siano piccoli collezionisti o grandi collezioni organizzate, con cui ho la fortuna di collaborare; questo riguarda, quindi, tutto ciò che va dalla valutazione economica iniziale di un’opera d’arte, in funzione delle sue caratteristiche tecniche, dello stato documentale funzionale a garantirne l’autenticità e delle condizioni conservative, alla sua proposta sul mercato, che sia attraverso un’Asta o una trattativa privata.
Al contempo ritengo cruciale la funzione di consulenza, osservando e possibilmente anticipando i trend del settore, svolta da un Esperto di Dipartimento che, in base alle diverse esigenze, può indirizzare e coadiuvare le scelte del collezionista, sia in termini di cessioni che di acquisizioni.

Parliamo invece della Casa d’Aste Capitolium Art. Ci può fornire una panoramica su quanto fatto dalla stessa in ambito nazionale ed internazionale?
Capitolium Art ha posto una forte focalizzazione sulla qualità delle opere proposte, consapevoli dell’importanza di porre in essere una selezione di opere d’arte di ampia rilevanza artistica e storica.
Questo impegno per la qualità si riflette nella cura per la presentazione dei vari cataloghi d’asta.
Molto di quanto sopra descritto è dipeso dalla possibilità di instaurare una forte reciprocità con i nostri clienti; perseguiamo una stretta collaborazione con i committenti così da poterli indirizzare verso le tendenze del settore e rispondere alle esigenze del mercato. L’attenta osservazione dei vari trend, che in un settore come il nostro possono apparire criptici e indecifrabili dall’esterno, ci ha consentito di valorizzare al meglio le opere proposte, soddisfacendo le aspettative dei venditori e degli acquirenti.
Un altro elemento chiave è stata l’intensificazione dei rapporti con il collezionismo internazionale. Grazie alla forte componente online che ci caratterizza, è stato possibile raggiungere un pubblico globale di collezionisti appassionati. Questa espansione verso platee internazionali, attente e interessate, ha contribuito a creare un ambiente competitivo e stimolante per le aste, generando un maggior interesse e partecipazione da parte di acquirenti provenienti da tutto il mondo.

Scendo un secondo nel dettaglio di quanto avverrà lunedì 26 giugno. Nella sede di Brescia verrà battuto il Lotto 4 dell’asta 412 che comprende 4 serigrafie rispettivamente di Mirò, Matisse, Calder e Matta, per un valore stimato tra i 400.000 e i 600.000 Euro. Come è entrata in possesso la Casa di queste opere e cosa significa per i collezionisti questa opportunità?
L’inclusione dei Mural Scrolls, in collaborazione con gli eredi Matta (Art Director del progetto), rappresenta un elemento chiave di questa selezione, data la loro importanza storica e il loro valore collezionistico.
I Mural Scrolls rappresentano per il collezionismo un’opportunità unica di connessione con un momento storico, la New York di fine degli anni ’40, e con la produzione di alcuni tra i più grandi artisti di sempre. Al contempo la traccia storica dei Mural Scrolls è di una portata straordinaria, quasi mitologica, e dal fortissimo fascino, basti pensare che El Sol di Joan Miro e A Piece of my Workshop di Alexander Calder sono rispettivamente nelle collezioni di due prestigiosissimi musei Newyorkesi, il Museum of Modern Art e il Whitney Museum of American Art.
La scrupolosa selezione che abbiamo usato nella realizzazione di questo catalogo, caratterizzato da opere inedite e di grande qualità di Artisti di respiro internazionale, costituisce naturalmente la cornice ideale per il collezionismo a cui si riferiscono.
Rimango in ambito collezionisti. Qual è il mercato primario per opere di questo valore? E quali sono i mercati principali per la Casa d’Aste Capitolium Art?
Il mercato primario per opere di questo valore comprende sia collezionisti internazionali che nazionali. Per le aste tradizionali di Capitolium Art, dedicate alla prima selezione delle opere affidate, si registra una forte partecipazione da parte di bidders internazionali, che contribuiscono a ottenere risultati importanti nelle aggiudicazioni. Tuttavia, il collezionismo nazionale dimostra una grande determinazione nell’assicurarsi i lotti pregiati proposti, quando adeguatamente stimolato.
Grazie alla diversificazione della nostra proposta attraverso i vari dipartimenti, come il Design, l’arte orientale, l’arte africana e l’arte antica, registriamo un forte consolidamento dell’attrattiva verso mercati come quello europeo, statunitense e cinese e un crescente interesse da parte di acquirenti provenienti dall’Africa e dall’India. Questo fenomeno evidenzia un forte parallelismo tra il mercato dell’arte e dei beni di lusso/investimento e i trend macroeconomici mondiali.

Prima di salutarla e ringraziarla per il tempo dedicatoci, vorrei chiederle se dal suo punto di vista oggi, in un mercato globale e via via sempre più disattento alle forme d’arte, abbia ancora senso investire in opere d’arte.
Dal mio punto di vista, ritengo che investire in opere d’arte abbia ancora senso nel contesto di un mercato globale. Se l’approccio all’arte avviene con passione e studio, e ci si rivolge a operatori professionali in grado di supportare sia le scelte tecniche che quelle finanziarie, l’investimento in opere d’arte può offrire molte soddisfazioni.