Paolo VI, nato con il nome di Giovanni Battista Montini il 26 settembre 1897 a Concesio, in Italia, e morto il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo, è stato il 262º Papa della Chiesa cattolica, servendo dal 1963 fino alla sua morte nel 1978.

Paolo VI fu uno dei pochi Papa aperto alle relazioni con le altre religioni, conferendo alla Chiesa il ruolo di promotrice della pace e del rispetto dei Diritti Umani
Paolo VI è stato eletto Papa il 21 giugno 1963, succedendo al Papa Giovanni XXIII. Durante il suo pontificato, affrontò numerose questioni importanti e cercò di modernizzare la Chiesa cattolica, guidando il Concilio Vaticano II, che si tenne dal 1962 al 1965. Il Concilio Vaticano II fu un evento storico che portò a significative riforme e cambiamenti nella Chiesa, inclusi aggiornamenti liturgici, maggiore apertura al dialogo interreligioso e un rinnovato impegno per la giustizia sociale.
Paolo VI fu un sostenitore del dialogo ecumenico e delle relazioni tra la Chiesa cattolica e altre confessioni cristiane, nonché tra la Chiesa e altre religioni. Durante il suo pontificato, si adoperò per la promozione della pace e dei diritti umani, affrontando temi come la povertà, la guerra, la disuguaglianza e l’aborto.
Il suo pontificato vide anche importanti encicliche, tra cui l’enciclica “Populorum Progressio” del 1967, che affrontava la questione dello sviluppo umano e la giustizia sociale, e l’enciclica “Humanae Vitae” del 1968, che ribadiva l’insegnamento della Chiesa sulla contraccezione.
Paolo VI è stato beatificato il 19 ottobre 2014 da Papa Francesco, in riconoscimento della sua santità di vita e del suo contributo alla Chiesa cattolica.