Esistono cadaveri bellissimi? La domanda potrebbe avere un senso e lo scopriamo con il nuovo racconto di Storie di Affilata Follia
“Storie di Affilata Follia” è un baule dimenticato nel fondo scuro di una soffitta. Una cassaforte logorata dal tempo al cui interno sono conservati ricordi, cimeli e amori perduti; aprirla significa affondare nel lato umano più doloroso, oscuro e intimo.
Chi ama le storie nere, venate da sfumature grottesche e noir, troverà sicuramente rifugio in questo podcast. L’orrore qui è una cornice, un pretesto, per raccontare la natura umana in tutte le sue sfumature. Ogni racconto è una finestra che affaccia su una storia diversa, su un sentimento diverso. Amore, paura, odio, risentimento, senso di colpa a formare un corollario di disperazione e sofferenza perché ad ogni azione corrisponde sempre una conseguenza.
Serena Aronica scrive e legge una serie di efferati racconti sul lato più oscuro del cuore umano, o di ciò che ne resta.

Le fosche tinte gotiche fanno da cornice a questo tragico racconto d’amore e morte. Un giovane uomo, consumato dal dolore, veglia silenzioso la bellissima moglie morta prematuramente. Al calar del sole, alla luce spettrale dei ceri votivi, consumerà la propria vendetta.
E questa è solo la prima parte.